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Report commissione sport del 24 febbraio 2015

Resoconto della riunione Commissione Sport del 24/02/2015

In data 24/02/2015, presso il circolo del PD “Berlinguer” di Sesto San Giovanni, si è svolta la prima riunione della nuova Commissione Sport costituita dal partito cittadino in vista della Conferenza Programmatica dello stesso che si terrà questa primavera.

Il coordinatore della Commissione ha aperto i lavori felicitandosi per il soddisfacente numero di partecipanti, che – fatti salvi due consiglieri comunali, impegnati, nella stessa serata, in una riunione del Gruppo consiliare presso la sede cittadina di via Fiorani (ma che avevano comunicato il desiderio di partecipare) – rappresentavano quasi tutti i membri della precedente Commissione.

È stata comunicata la volontà di non disperdere il lavoro svolto dalla precedente Commissione, che si è riunita in varie occasioni fra la primavera del 2013 e marzo 2014. Si è ricordato che i lavori di detta Commissione, i cui risultati sono confluiti in un documento/contributo per la preparazione del Congresso cittadino del 2014, si sono particolarmente concentrati su:

  • stato degli impianti sportivi della città
  • situazione delle convenzioni in corso e di quelle in imminente scadenza
  • necessità di rivedere i modi e gli obiettivi con cui sono indetti i bandi per la stipula di nuove convenzioni con gestori privati
  • problemi di coordinamento e collaborazione con le dirigenze scolastiche e il Comune (proprietario degli immobili) circa l’utilizzo delle palestre presenti nelle scuole pubbliche di ogni ordine (elementari, medie e medie superiori)
  • auspicabilità di un’ottimizzazione del modo di operare della macchina amministrativa nei confronti delle attività e degli impianti sportivi
  • modalità alternative per reperire risorse economiche per il sostegno degli stessi attraverso l’identificazione e la partecipazione a bandi di finanziamento etc.

Il coordinatore ha comunicato che, nel corso di una riunione fra la Segreteria e i coordinatori di commissioni, per quanto concerne la Commissione Sport è stato proposto che incentrare i lavori di qui alla conferenza programmatica più sui principali “valori” da perseguire da una politica sullo Sport che sui problemi legati a specifici impianti sportivi. Va da sé che l’identificazione di priorità di una politica sportiva non possono non avere riflessi anche sulle scelte di natura più amministrativa rispetto alle quali si cercherà di intavolare un confronto con gli assessori e il consiglio comunale.

Temi di lavoro

I temi identificati come prioritari per i lavori della nuova Commissione Sport (vedere anche il sito web del partito) sono i seguenti:

  • Socializzazione e integrazione
  • Sport e disabilità
  • Sport e anziani
  • Rapporto con la scuola

È stata sottolineata, altresì, l’importanza di adottare, nella disamina e nella formulazione di proposte in merito ai temi di cui sopra, una prospettiva non esclusivamente cittadina ma anche di “città metropolitana”)

Dibattito

Si è aperto il dibattito, per questa volta non incentrato su un singolo tema. Di seguito, in forma schematica, una sintesi.

  • La Consulta dello Sport ha deciso di riprendere la discussione circa un nuovo Regolamento della Consulta stessa. La questione era già aperta prima dell’inizio dei lavori della precedente Commissione Sport (2013-14). Se ci saranno aggiornamenti su questo tema, potranno essere oggetto di approfondimento nel corso delle prossime riunioni della Commissione
  • L’attenzione allo Sport è sempre stato un fiore all’occhiello dalle amministrazioni di Sesto San Giovanni e deve continuare ad esserlo. Questo dovrebbe essere un impegno del nostro partito e che potrebbe fare la differenza ai fini di una riconferma al governo della città
  • Occorre inventarsi qualcosa di nuovo per la riqualificazione degli impianti, alcuni dei quali necessitano di investimenti e decisioni ai fini della messa a norma (tema attuale la dotazione di defibrillatori e la formazione di persone in grado di utilizzarli)
  • Si è iniziato a discutere – come già avvenuto nei lavori della precedente Commissione – in capo a chi devono competere le spese connesse alle messe a norma; per esempio se al Comune, a chi gestisce gli impianti o le palestre, o alle associazioni che utilizzano le strutture
  • Riguardo al tema “Socializzazione e Integrazione” sono sembrati tutti d’accordo sul fatto che lo Sport ha svolto in passato (all’epoca delle migrazioni interne al Paese) e può svolgere ancora oggi (con l’immigrazione dall’estero di persone con culture molto differenti fra loro) un ruolo facilitatore nella creazione di una comunità eterogenea che convive in modo pacifico. Questo percorso, anche attraverso lo Sport, deve iniziare dai bambini e vede attori soggetti diversi: dalle associazioni sportive alle scuole, fino agli oratori, dove vengono accolti e fatti partecipare alle attività anche ragazzi di famiglie non cattoliche.
    Tra le problematiche che emergono nella gestione delle attività sportive rivolte all’utenza giovanile, ne sono state segnalate due: 1) il problema delle famiglie islamiche, che tendono a non fare più partecipare alle attività sportive promiscue le ragazze a partire dal momento della pubertà; 2) l’impossibilità, da parte di numerose famiglie, di fare fronte ai costi dello Sport agonistico.
    È stato giustamente sottolineato il fatto che la pratica sportiva che si prolunga anche nell’adolescenza contribuisce a prevenire che i ragazzi, dopo l’orario scolastico, non sapendo cosa fare e dove andare, finiscano per trascorrere la giornata nei centri commerciali o compiendo atti di teppismo e bullismo
  • Come nei lavori della precedente Commissione, è stato oggetto di dibattito il ruolo dell’agonismo per la promozione dell’attività sportiva. C’è chi sostiene che la crescita di praticanti di una determinata disciplina sia molto legata al successo di atleti o squadre della stessa, e che quindi anche lo Sport a livello agonistico vada sostenuto in modo deciso, e chi invece ritiene secondario questo ruolo e che occorra invece concentrarsi nel supporto allo Sport di base, non agonistico. Anzi, a volte le attività degli agonisti sarebbero “finanziate” dagli introiti dei corsi dei bambini. Alla fine del dibattito qualcuno ha proposto che questo tema è molto “tecnico” e diversificato per ogni singolo sport, e che quindi vada affrontato dalle società sportive in raccordo con le rispettive federazioni
  • Lo Sport è – considerato anche solo i contributi che dà alla socializzazione, all’integrazione, alla promozione della salute – un “servizio sociale”. Sempre come nella precedente Commissione, si è accesa una discussione sul fatto se un “servizio sociale” debba essere necessariamente gratuito o richiedere un contributo economico a chi lo pratica
  • È trattando di questo argomento che si è iniziato a parlare anche del tema Sport e anziani. Se è vero che alcuni Sport (il coordinatore ha proposte l’esempio delle bocce) aiutano gli anziani a trovare un buon modo per trascorrere parte delle loro giornate e fare attività fisica, nel dibattito ci si è chiesti se non sia necessario chiedere agli anziani – almeno quelli con minori problemi economici – un maggiore contributo al sostenimento delle attività sportive rivolte loro
  • Circa il tema Sport e disabilità, si è convenuto che vadano sicuramente rimossi tutti i possibili ostacoli all’accessibilità dei diversamente abili agli impianti e alle attività sportive. Allo stesso tempo, si è preso atto che a fronte di determinate disabilità sono necessarie modalità di gestione delle problematiche e strutture specifiche che non si possono prevedere tutte in ogni città. Questo tema, quindi, più di altri andrebbe affrontato in un’ottica di città metropolitana, individuando le esperienze presenti sul territorio più vasto ed eventualmente segnalandole alle famiglie.
  • Rapporto con la scuola. L’attività sportiva a scuola, parliamo solo di quella prevista dai programmi ministeriali, non è sufficiente a garantire da sola i vantaggi che una consistente attività motoria apporta ai bambini sia sul piano psicofisico sia su quello dello sviluppo delle competenze di socializzazione. Su questo tema andrebbe sviluppata una maggiore sinergia fra scuola e offerta sportiva cittadina. Una possibilità potrebbe essere quella favorire incontri fra le scuole (intese come insegnanti, alunni e famiglie) e le società sportive – che potrebbero illustrare le proprie attività – sia promuovere specifiche collaborazioni tra società e istituti. Attività di questo tipo sono già in corso sul territorio. Alla fine della riunione si è deciso che il Rapporto con la scuola potrebbe essere il tema di una dei prossimi incontri e costituire anche l’argomento di una Audizione o di un evento pubblico.

Riccardo Cervelli

 

 

 

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