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Giardino dei Tigli – 31 ottobre 2025

Giardino dei Tigli: il centrodestra si gira dall’altra parte.

Ieri sera il Consiglio Comunale ha dato il via alla procedura che porterà a bando lo stabile e il bocciodromo del Giardino dei Tigli (posto tra via Fratelli Bandiera e via Risorgimento), uno dei luoghi più belli e vivi della nostra città. Un luogo di incontro, di scambio, di intergenerazionali, animato da anni dal lavoro di tanti volontari e volontarie che ne hanno fatto un presidio di socialità e di comunità.

Come Partito Democratico, insieme alle altre forze di opposizione, abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere che nel bando venissero previsti criteri di premialità per le associazioni e le realtà di volontariato presenti in città, che lavorano con gli anziani, che hanno radici vere nel quartiere.

In altre parole: chiedevamo che fosse rispettata la storia e il valore sociale di questo spazio. Abbiamo inoltre denunciato un altro tema cruciale, le giornate più fredde sono arrivate e la struttura rimarrà chiusa ancora per mesi togliendo un luogo di incontro fondamentale a un’intera comunità per ancora tanto tempo.

La maggioranza, invece, ha scelto un’altra strada.

Ha preferito parlare di “massimo beneficio economico”, di “partenariato pubblico-privato”, mettendo al centro l’aspetto finanziario e riducendo la socialità a un aspetto secondario.

Per questo hanno votato contro il nostro ordine del giorno, lasciando piena discrezionalità alla Giunta nella costruzione del bando.

Noi non ci fermiamo. Vigileremo passo dopo passo su tutto il procedimento di assegnazione, perché il Giardino dei Tigli continui ad essere ciò che è sempre stato: un luogo di comunità, di incontro, e di cura reciproca. Non uno spazio da mettere a reddito.

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Periodico NuovaSesto

NuovaSesto ottobre 2025

📣 È uscito il numero di ottobre di NuovaSesto! – Leggi QUI

Un’edizione che racconta una città stanca di slogan e che chiede risposte concrete, tra sicurezza, casa, salute e partecipazione.

🚨 Sicurezza in crisi: i nodi vengono al pettine.

La destra che aveva promesso una città più sicura oggi si trova davanti al fallimento delle proprie politiche. Crescono degrado e microcriminalità, mentre la giunta resta immobile. Servono ascolto, prevenzione e una comunità unita: la propaganda non basta più.

🏠 Casa Albergo don Mezzanotti: quando la solidarietà lascia il posto al profitto.

Un luogo simbolo di accoglienza trasformato in merce. Con la vendita alla Invimit si cancella una storia di umanità e si smantella un progetto sociale nato per offrire dignità a chi è in difficoltà.

🤖 Intelligenza Artificiale: consapevolezza, rischi e opportunità.

Il Circolo PD Primo Levi apre il dibattito sull’impatto dell’IA nella vita di tutti i giorni. Formazione, lavoro, etica e diritti: l’innovazione va guidata, non subita.

🏛 Bilancio consolidato e assenze consolidate.

Nel Consiglio Comunale ancora una volta mancano i rappresentanti delle società partecipate. Un’occasione persa per la trasparenza e per il dialogo con i cittadini.

🏢 C’era una volta lo spazio per le associazioni.

La Casa delle Associazioni scompare, sostituita da uffici comunali. Meno spazi per la comunità, meno partecipazione.

💊 Con la salute non si scherza!

Difendere la sanità pubblica significa difendere i diritti di tutti. Il PD di Sesto in prima linea per rilanciare la sanità lombarda: accessibile, territoriale e gestita dal pubblico, non dal profitto.

✊ Una città viva, solidale, consapevole: questa è la Sesto che vogliamo.

📩 Vuoi dirci cosa ne pensi o proporre un tema? Scrivici a rassegnastampa@pdsestosg.it

📍 Oppure passa dalla sede in via Cesare da Sesto 19, dal lunedì al venerdì, ore 9:30–17:00.

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Qualcuno ha visto il Sindaco?

Dopo mesi in cui la nostra città ha vissuto episodi di crescente degrado e insicurezza, 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨, 𝐑𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐃𝐢 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨, 𝐞𝐫𝐚 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐟𝐫𝐞𝐪𝐮𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐦𝐚𝐬𝐭𝐞𝐫. Bene!

Ora che è finalmente tornato tra noi, ci auguriamo che possa dedicarsi con la stessa passione anche al lavoro per cui è stato eletto e per il quale viene pagato dai cittadini. La città ha bisogno di presenza, ascolto e azione — non di assenze giustificate.

Il sindaco ci comunica con orgoglio di aver conseguito il suo Master. Ha fatto bene, forse: dati i risultati del suo partito, la Lega, il futuro politico di Di Stefano appare incerto, e pensare a soluzioni alternative non è mai una cattiva idea. Nel suo video, però, non manca il sarcasmo contro ciò che avrebbe lasciato la sinistra — anzi, “i comunisti” — a Sesto.

Parla delle scuole, dei nidi, delle materne, dei servizi sociali, della Casa Albergo, dei Centri anziani, del Carroponte, di SpazioArte, delle case comunali, dell’Ospedale o dei centri sportivi? No, per quello forse seguirà un master successivo, in cui spiegherà come ha chiuso o indebolito molte di queste strutture ereditate proprio da quei “comunisti”.

E già che siamo in tema di “eredità”, vale la pena ricordare che le farmacie comunali, salvate con grandi sforzi dalle giunte di centro-sinistra, sono state svendute dall’amministrazione di destra, che le ha cedute solo per fare cassa, privando la città di un servizio pubblico utile e di una fonte stabile di entrate.

Allo stesso modo, il progetto della Città della Salute, portato avanti con determinazione e fatica dalle giunte di sinistra — nonostante le reticenze e le opposizioni di allora della destra — oggi viene cavalcato con entusiasmo proprio da chi non ha mai mosso un dito per realizzarlo. Un grande giubilo per un risultato che non appartiene a loro, ma alla perseveranza e alla visione di chi ha davvero creduto in quel progetto.

𝐄 𝐢𝐧𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨, 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞 𝐬𝐢 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 “𝐛𝐮𝐜𝐨” 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞, 𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚 𝐚𝐝 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐞. 𝐌𝐚, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐮𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐞𝐫𝐛𝐢𝐨 𝐦𝐢𝐥𝐚𝐧𝐞𝐬𝐞, “𝐋𝐚 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐡𝐚𝐩𝐚 𝐭𝐮𝐬𝐜𝐨𝐬𝐬” — 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐧𝐳𝐚𝐧𝐞.

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Sicurezza a Sesto 2025_10

𝐆𝐫𝐚𝐯𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐭𝐚𝐫𝐝𝐨. Due anni, ecco quanto ci ha messo Di Stefano per scrivere al Prefetto nonostante la situazione sul versante sicurezza fosse in evidente peggioramento, nonostante la voce dei cittadini chiedesse di attivarsi da tempo. 𝐍𝐨𝐧𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐏𝐃, 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐞 𝐝𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐮𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐚, 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞́ 𝐢𝐥 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐧𝐞́ 𝐥’𝐚𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐠𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚.

Agire solo ora, dopo i gravi episodi degli ultimi giorni, significa sconfessare il racconto secondo cui Sesto sarebbe un modello di sicurezza. La verità è che Sindaco e maggioranza sono rimasti passivi mentre la microcriminalità cresceva, non esitando però a martoriare l’associazionismo, a limitare il finanziamento per i servizi sociali e per progetti preventivi e riparativi lasciando così spazio alla violenza. Oggi, davanti ad atti intimidatori che colpiscono un intero quartiere, cittadini e commercianti, anche il Comune sembra finalmente essersi svegliato.

𝐅𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝐩𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢 𝐟𝐚, 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐦𝐞𝐦𝐛𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐜𝐚𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 “𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐚” 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐟𝐞𝐬𝐭𝐚𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚. 𝐍𝐨𝐢 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐚 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨. 𝐒𝐩𝐞𝐫𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞, 𝐝’𝐨𝐫𝐚 𝐢𝐧 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐠𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐞𝐬𝐭𝐞𝐬𝐢.

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Periodico NuovaSesto

NuovaSesto settembre 2025

📣 È uscito il numero di settembre di NuovaSesto!  – Leggi QUI

Un’edizione che racconta una città ferma, tra promesse mancate e scelte che pesano sulla vita quotidiana dei sestesi.

👷‍♀ Comune in affanno: meno dipendenti, più servizi tagliati. Dal 2016 persi oltre 200 lavoratori, con uffici e servizi sotto pressione. Eppure il Comune non spende nemmeno tutto ciò che potrebbe per nuove assunzioni. Meno persone significa meno servizi: la propaganda non basta più.

🏀 Il GEAS Basket senza casa: la squadra simbolo dello sport femminile italiano costretta a giocare a Cinisello. Una ferita che si riapre ogni stagione e che dimostra come la città non sappia valorizzare le proprie eccellenze.

🌍 Solidarietà internazionale: Sesto sostiene la Global Sumud Flotilla, la grande missione civile per rompere l’assedio di Gaza e portare aiuti umanitari. Un impegno che unisce associazioni, partiti e cittadini.

🎭 Una città che si spegne: il Carroponte ridotto a location commerciale, biblioteca chiusa, spazi di socialità cancellati. Senza cultura e comunità cresce solo il degrado.

🚨 Sicurezza a rischio: stupri, omicidi, sparatorie, vandalismi. Le telecamere non fermano il degrado. Senza agenti sul territorio e investimenti veri, i cittadini restano soli. A cosa servono slogan e milioni in avanzo se non si traducono in scelte concrete?

👩‍👩‍👧 Educazione e futuro: parte il Tavolo dell’Educazione del PD, perché la sicurezza non nasce solo da più controlli, ma da comunità che ascoltano, educano e costruiscono insieme il domani.

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