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Chi si accontenta degli slogan non è in grado di governare

Il leghista Colla cosa vuole contestare con le seguenti parole <<“Prima la nostra gente, stop all’invasione>> ?

La decisione del Comune di favorire un protocollo d’intesa tra Colce, Uniabita e Prefettura per il comodato d’uso gratuito da parte di Uniabita – e in favore della Colce – , dello stabile di quella che era la sede di CGIL-CISL-UIL Lombardia e che accoglierà, quando ve ne sarà bisogno, venticinque profughi che fuggono dalla guerra e da condizioni di povertà estrema. Sono persone che si avvarranno della domanda di status di rifugiati politici. Sicuramente al leghista Colla sfugge il significato della parola “accoglienza” che è ben diverso dalla parola “collocare”. Altrimenti si sarebbe accorto che nel Patto istituito con la Prefettura vi sarà l’impegno, per i profughi che restano in città, di mettere a disposizione gratuitamente le loro risorse per imparare l’italiano e convivere nella città e nel quartiere con forme di lavoro volontario a beneficio della comunità.

Non pago di queste dichiarazioni, Colla ha deciso di organizzare un presidio davanti alla ex sede sindacale di viale Marelli per la mattina di sabato 8 marzo u.s., ottenendo una partecipazione pressochè nulla, se si esclude la presenza di una trentina di persone chiaramente “chiamate” dalla Lega stessa. Si dimostra dunque che la “straordinaria vicinanza che la Lega sente nei confronti di tutti i cittadini” è sicuramente mal riposta, visto che gli stessi cittadini hanno preferito svolgere le tradizionali attività e commissioni del sabato in città. Chi, come dice Colla “si paga la casa con il sudore sulla fronte” sa benissimo come non perdere tempo con spot ideologici che non hanno nulla a che fare con la vita e le difficoltà quotidiane delle persone.

Alle voci fuori città si sono unite anche quelle del consigliere capogruppo di Forza Italia a Sesto Roberto Di Stefano che si spinge addirittura nella ridicola ipotesi di “Sesto San Giovanni città ostaggio della sinistra estrema”.

Sesto San Giovanni è stata invece, da sempre, città che ha accolto le persone che qui venivano a lavorare, che ha saputo crescere in un tessuto sociale ampio e pieno di differenze, che ha difeso il lavoro e le sue fabbriche durante la Resistenza e che quindi è consapevole cosa vuol dire costruire solidarietà, partecipazione, dignità e saperle conciliare con il rigore della fatica, il controllo, l’attenzione alle regole e al rispetto di tutti. Il Comune che, sia ben chiaro, non ci mette un euro, ha deciso di governare con la Prefettura questa urgenza per evitare di subire, come qualche mese fa, scelte inappropriate che avevano portato in città, un numero ben più elevato di profughi per di più coinvolgendo una cooperativa che ora è’ sotto inchiesta e il cui operato, è stato, fin dall’inizio, assolutamente discutibile e poco collaborativo con la nostra Amministrazione.

Dunque la Lega e Forza Italia si rassegnino: visti i risultati della manifestazione di sabato, i cittadini di Sesto San Giovanni danno ragione a una politica che sa preferire ciò che è meglio per la città, e ad una Amministrazione che è in grado di gestire emergenze che non dipendono dalla sua volontà, ma che, nell’ambito della sua azione di governo, deve saper affrontare nel migliore dei modi, offrendo risposte concrete.

Gli slogan, dunque, li lasciamo alla destra che sta a guardare. La sinistra governa e quindi, con responsabilità, sceglie.

Marco Esposito

Segretario cittadino

Partito Democratico – Sesto San Giovanni

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Staffetta al femminile, onore al coraggio delle donne

Vi presentiamo una iniziativa particolare, pensata per festeggiare e celebrare l’8 marzo, Giornata internazionale della Donna, nel 70° anniversario della Liberazione: “Le donne della Resistenza”

L’evento è organizzato da Bella Ciao Milano, il progetto del Partito Democratico – Federazione Metropolitana Milanese per il 70° anniversario della liberazione, e consiste in una staffetta di voci,immagini suoni per raccontare le storie della Resistenza femminile di ieri e di oggi.

Una serata per celebrare e festeggiare le Donne, accompagnata da immaginimusica momenti teatrali: da Jenide Russo, partigiana milanese torturata dai fascisti per non aver fatto il nome dei suoi compagni, a Rehana, guerrigliera curda che combatte contro l’Isis; da Lea Garofalo, testimone di giustizia e vittima della ‘ndrangheta, a Malala Yousafzay, studentessa pakistana sopravvissuta alle pallottole dei talebani, premio Nobel per l’impegno per il diritto all’istruzione dei bambini.

L’evento si terrà lunedì 9 marzo alla Camera del Lavoro di Milano (C.so di Porta Vittoria 43) dalle 20.30.

In allegato trovate l’invito all’iniziativa e il dettaglio delle storie che verranno ripercorse, con le ‘staffette’ che le interpreteranno: donne e uomini della società civile, della cultura, della politica e dell’associazionismo. Vi aspettiamo!

 

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Una città solidale, nel solco della tradizione

<<La città di Sesto San Giovanni è da sempre fortemente impegnata nella lotta contro ogni forma di sopruso e di ingiustizia sociale, e ha sempre fatto proprio il valore dell’accoglienza.

Molto spesso la vita di quanti giungono nel nostro Paese per richiedere lo status di rifugiati è segnata da esperienze di dolore e violenza, e l’accoglienza non può e non deve esaurirsi nella mera messa a disposizione di un letto e di un pasto caldo.

Infatti Sesto non si è fermata qui, anzi! L’Amministrazione ha fatto piazza pulita di chi voleva speculare sulla pelle dei rifugiati, stipandoli in strutture non idonee ad ospitarli e privandoli della possibilità di vivere dignitosamente e di integrarsi con il tessuto sociale cittadino, e ha accolto il progetto di chi desidera offrire non solo ospitalità, ma anche una prospettiva di vita basata sull’integrazione e sulla conoscenza del contesto sociale e territoriale. >>

Con queste parole Marco Esposito, Segretario cittadino del PD, ha commentato il progetto di accoglienza ed integrazione che vede protagonisti l’Amministrazione cittadina, la Cooperativa “UniAbita” e la Cooperativa “Lotta contro l’Emarginazione”, presentato ieri mattina alla stampa presso la Sala Consiliare.

<< Ancora una volta la nostra città traccia le linee guida della buona politica – prosegue il Segretario Esposito – portando avanti un progetto pilota di accoglienza e integrazione assolutamente all’avanguardia, in cui il migrante viene accolto ed accompagnato in un percorso di inclusione e valorizzazione personale che non si limita solo al sostentamento dei suoi bisogni primari, ma che favorisce l’integrazione dando la possibilità ai cittadini ed agli ospiti di conoscersi e lavorare “gomito a gomito”, in un’ottica di reciproco abbattimento delle barriere culturali e dei pregiudizi.

A noi la politica piace farla così, non con le chiacchiere e gli slogan, ma con le buone pratiche.>>

Marco Esposito

Segretario cittadino

Partito Democratico – Sesto San Giovanni

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Avvicendamento alla guida del gruppo consiliare

<<Fare politica senza che essa diventi un’abitudine, un puro esercizio di stile, una routine significa avere l’opportunità di ricevere nuovi stimoli e di mettersi alla prova in nuove sfide. Fare buona politica significa anche evidenziare le potenzialità di ciascuno e dare modo di esprimerle attraverso una gestione aperta e fluida delle risorse.

In quest’ottica il PD di Sesto San Giovanni e l’Amministrazione cittadina hanno intrapreso un percorso di fluidità e valorizzazione delle risorse, attraverso un avvicendamento in alcuni ruoli istituzionali, pienamente auspicato e condiviso da coloro che ne sono protagonisti.

Il primo step di questo percorso si concretizza nel “passaggio del testimone” nell’incarico di Capo gruppo Consiliare tra Anna Maria Antoniolli e Marco Tremolada.

La consigliera Antoniolli ha svolto il suo non facile lavoro di capogruppo in maniera egregia – afferma Marco Esposito, Segretario del PD cittadino – ed a lei va tutta la nostra stima e il nostro apprezzamento per aver svolto questo incarico nel migliore dei modi, anche in situazioni oggettivamente difficili, dimostrando sempre di essere una risorsa preziosa per il nostro partito e la nostra città.

Ringraziamo anche il consigliere Tremolada per la sua voglia di mettersi in gioco, e la sua disponibilità nel voler accettare questa nuova sfida con la serietà e la passione che contraddistinguono il suo percorso politico.

Il nostro è un gioco di squadra, e un mutamento nello schema tattico rende il nostro modo di vivere la politica ancora più stimolante e vincente – prosegue Marco Esposito, che così conclude – posso solo dirvi che siamo solo all’inizio e… to be continued >>.

Marco Esposito

Segretario Cittadino

Partito Democratico Sesto San Giovanni

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Andrea Ronchi è il nuovo coordinatore del PD Nord Milano

 

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Nella serata di ieri, venerdì 27 febbraio 2015, si è svolta presso la nostra sede di via Fiorani l’elezione del coordinatore del Partito Democratico per il Nord Milano. Andrea Ronchi, candidato unico e molto rappresentativo delle instanze di rinnovamento dei 7 comuni che compongono la zona, ha delinato i punti salienti del programma che intende portare avanti in collaborazione con tutte le forze del partito. La riunione è stata molto partecipata e colorita da ottimi interventi.

FullSizeRender(2)Le zone sono ormai una realtà imprescindibile nell’organizzazione del partito e non servono soltanto a dare attuazione ad un vincolo dello statuto metropolitano. Studiate per raggruppare il più possibile territori omogenei per tessuto sociale, fruizione di servizi e crescita urbanistica, le zone hanno il compito di cercare di uniformare al meglio la proposta politica unendo gli sforzi dei comuni in una visione d’insieme coerente con il dinamismo della vita dei cittadini e le loro esigenze.

Numerosi gli interventi in quella che è stata una riunione molto partecipata. Sia i rappresentanti istituzionali – come i sindaci Chittò, Gaiani e Trezzi e l’onorevole Gasparini – sia i militanti e dirigenti del partito hanno sottolineato la necessità di mettere a sistema le buone pratiche già esistenti e di procedere verso una collaborazione sempre più stretta.

Le sfide principali non sono solo l’integrazione dei servizi, ma anche le politiche dei trasporti, quelle della gestione dei parchi e soprattutto la rivitalizzazione del tessuto economico nell’area che ancora conserva una vocazione produttiva notevole e deve trovare risposte politiche ed amministrative in linea con le esigenze di riconversione.

FullSizeRenderSul tavolo della discussione, non solo la capacità di proposta ma anche l’idea di organizzazione e gestione del PD, laddove si sente la necessità di conservare un’alta partecipazione ma al tempo stesso di intercettare energie associative ma meno strutturate che già uniscono i cittadini e contribuiscono a mantenere alta la coesione sociale.

Nella conclusione, Andrea ha poi ribadito la volontà di costruire un gruppo dirigente che sappia dialogare in modo costruttivo ma alla pari con Milano, al fine di integrare sempre di più i territori nell’architettura della Città Metropolitana e bilanciare la forza e l’importanza con cui il capoluogo spesso intende procedere nella costruzione di questo soggetto amministrativo.

Nelle prossime settimane Andrea Ronchi nominerà i membri della segreteria di zona e comincerà il lavoro di programmazione delle attività. Prima e importantissima sfida: aiutare Cologno Monzese nel percorso che porterà il comune alle elezioni comunali del prossimo maggio.

Buon lavoro Andrea!

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Il cammino della partecipazione

Lineamenti del programma del gruppo di lavoro sulla partecipazione.

Alla fine degli anni  90 nella nostra città, furono   avviati alcuni progetti sperimentali che prevedevano la partecipazione dei cittadini nei processi decisionali dell’amministrazione.

Uno di questi fu “IL PIANO DEI TEMPI E DEGLI ORARI”, promosso dall’assessorato alla cultura. Il percorso portò a  riqualificazioni urbane nel quartiere Torretta e Vittoria pianificate in concertazione con gli abitanti della zona

Un altro processo partecipato fu avviato da “Agenda 21”,che si proponeva attraverso  una consultazione con i vari attori locali, l’attivazione di   linee guida per una migliore qualità della vita.

Questa premessa mi  è utile per stabilire che non dobbiamo inventare nulla di nuovo,  semmai dobbiamo riprendere il percorso all’interno della sociètà che appare sempre più mutata,  disincantata, ma insieme più colta e informata.

L’ESPERIENZA NELLE ALTRE CITTA

Lo strumento più diffuso di democrazia diretta in Italia è rappresentato dal BILANCIO PARTECIPATO. Consiste in  un processo di discussione tra cittadini e ente comunale, finalizzato a definire le scelte finanziarie su alcuni ambiti di spesa. La quota da inserire nel bilancio è predefinita dall’amministrazione, le priorità di spesa sono decise insieme alla popolazione.

 Hanno attivato questo percorso, oltre a grandi citta,  comuni simili al nostro per numero di  abitanti, tra i quali  Legnano,  Monza,  Rho,  Cernusco sul Naviglio,  Paderno Dugnano,  Pieve Emanuele e altri ancora.

Alcune città cominciano ad organizzare piani regolatori con la partecipazione dei cittadini, Ancona, Grottamare, Trezzo sull’Adda.

QUALI SONO I VANTAGGI DELLE POLITICHE PARTECIPATIVE

Sicuramente un maggior sviluppo del senso di comunità e  del luogo di appartenenza,  elementi che si rivelano essenziali per innescare processi culturali orientati alla cura e al mantenimento dell’ambiente urbano.

Diminuzione dei conflitti e aumento del consenso verso le scelte politiche, che essendo condivise rispondono ai bisogni vissuti come prioritari

Le obiezioni che in genere vengono mosse alla democrazia diretta sono quelle che affermano che i cittadini non hanno la competenza per valutare.

In realtà questo argomento nella storia è sempre stato usato contro la democrazia in generale. Penso alle argomentazioni contro il voto delle donne o contro la popolazione nera in Sud Africa.

METODO DI LAVORO DEL NOSTRO GRUPPO

  • Analisi della situazione locale  sulle forme di partecipazioni esistenti dopo la soppressione legislativa dei Consigli Circoscrizionali.
  • Ricerca di esperienze di democrazia diretta in realtà simili alla nostra.
  • Coinvolgimento di cittadini/associazioni presenti in citta, a partire da coloro che collaborano con la   I Commissione consigliare per le modifiche statutarie.

 

Lorena Croatto

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PD Sesto San Giovanni

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