Questa sera in consiglio comunale NON si discuterà del bilancio preventivo 2023 della nostra città. E’ così, perché mancano le condizioni per un dibattito serio, basato sui numeri e sulla sostanza degli interventi che questa Giunta continua, imperterrita, a tenere per sé.
Come si può pretendere che si possano visionare, studiare e porre questioni rilevanti sulle strategie di spesa e di azione di chi governa la città se – ancora una volta – ci tocca ricevere la documentazione a poche ore dalle uniche occasioni democratiche di discussione e approfondimento che, seppur con suo sommo dispiacere evidentemente, questa Amministrazione è costretta a convocare?
L’iter di avvicinamento a questo importante provvedimento comunale ci ha costretti fin da subito a dover assumere posizioni diverse da quelle scelte dalle forze politiche di maggioranza, per due grandi motivi, che noi crediamo essere sostanza della democrazia:
- Il bilancio rappresenta l’atto fondamentale per l’organizzazione amministrativa e la realizzazione di azioni di sviluppo e sostegno alla città. Proprio per l’importanza che ricopre questo atto, merita la massima attenzione e tempo per lo studio di tutte le sue parti.
- L’opposizione ha il dovere di esercitare al meglio le sue funzioni di controllo dell’azione politica e amministrativa per il bene di Sesto San Giovanni. Noi continueremo a chiedere che siano rispettate queste prerogative.
Visto che il Governo di centro – destra ha rinviato per due volte il termine per l’approvazione del Bilancio preventivo, e oggi questo termine è fissato per il 31 maggio, abbiamo chiesto come opposizioni di poter avere il tempo di studiare la bozza di Bilancio preventivo e il Documento Unico di Programmazione. Questa Giunta, però, ha evidentemente troppa fretta. Non può aspettare, gioca d’anticipo fissando a date inaccettabili i termini per richiedere in Commissione Bilancio tutti i chiarimenti utili per comprendere e migliorare questo documento.
La commissione è, infatti, stata convocata a meno di 24 ore dal termine di presentazione degli emendamenti e alcune delle domande poste dai Consiglieri di opposizione hanno ricevuto risposta due giorni dopo lo svolgimento della commissione stessa. Ossia già fuori tempo per poter procedere alla stesura di emendamenti sulla base di chiarimenti doverosi per chi ha redatto politicamente questo importante documento.
Da tempo come opposizioni denunciamo un restringimento degli spazi dedicati al confronto politico in Consiglio Comunale, la cui natura di indirizzo e controllo è stata progressivamente minata in maniera grave e lesiva.
La contrazione dei tempi di analisi e discussione del Bilancio di Previsione è una precisa scelta della maggioranza che governa la città, in spregio al ruolo della Commissione Bilancio e del Consiglio Comunale. Soprattutto, ne va della qualità del bilancio stesso, che manca dell’opportuna e fondamentale azione di vigilanza da parte di tutti.